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Esercitazione Nazionale Di Protezione Civile EXE 2019 - Campi Flegrei

16 - 20 ottobre 2019

L’esercitazione nazionale “Campi Flegrei 2019” nasce a seguito dell’aggiornamento della pianificazione per il rischio vulcanico dell’area flegrea che ha portato, negli ultimi anni, alla definizione dello scenario scientifico di riferimento e alla conseguente individuazione delle nuove zone rossa e gialla per la suddetta area. Tale risultato è stato ottenuto attraverso un percorso di condivisione e approfondimento con i Comuni interessati coordinati dalla Regione Campania, culminato prima nell’approvazione di due atti deliberativi regionali e, successivamente nel relativo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato il 26 giugno 2016, contenente le “Disposizioni per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.193 del 19 agosto 2016.

L’esigenza primaria dell’esercitazione è la necessità di dare impulso alle attività di pianificazione per il rischio vulcanico, avviate da tempo sulla base degli indirizzi del Capo del Dipartimento della protezione civile del 2 febbraio 2015: “Indicazioni inerenti all’aggiornamento delle pianificazioni di emergenza ai fini dell’evacuazione cautelativa della popolazione della «Zona rossa» dell’area vesuviana, valide anche per l’area dei Campi Flegrei”.

Pertanto, l’esercitazione rappresenta l’occasione per elaborare, testare e migliorare gli aspetti operativi, procedurali e metodologici delle pianificazioni territoriali e di settore, per addivenire all’elaborazione di un documento di sintesi che ne raccordi le strategie e le scelte operative.

L’impianto dell’esercitazione si basa sugli elementi della pianificazione precedentemente esposti secondo il programma e gli obiettivi di seguito riportati.

1. Obiettivi 

I principali obiettivi che si intendono raggiungere riguardano il miglioramento, la verifica o la messa a punto dei processi e delle attività di seguito specificati:

  • il processo di valutazione da parte della comunità scientifica per il passaggio di livello di allerta necessario all’attivazione delle fasi operative;

  • l’interscambio dei dati e delle informazioni tecnico-scientifiche;

  • il raccordo con il Meccanismo Unionale di protezione civile;

  • la sperimentazione del “modulo TLC di emergenza” del DPC e delle Organizzazioni di volontariato nazionali di TLC;

  • la verifica degli archi del grafo stradale ad alto rischio di interruzione, con priorità sulle vie di allontanamento previste nel piano, attraverso l’ausilio di squadre di tecnici regionali (anche provenienti da altre Regioni), la verifica danni ed agibilità su edifici a rischio segnalati dai Coc (centri Operativi Comunali) e la messa in sicurezza della viabilità sulle vie di allontanamento (VVF).

  • l’attivazione della CROSS (Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 giugno 2016 “individuazione della Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross) e dei referenti sanitari regionali in caso di emergenza nazionale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2016, n. 194); la verifica dei sistemi informativi regionali per le informazioni di interesse sanitario (ospedali, RSA, ecc.); elaborazione di procedure per l’assistenza alla popolazione vulnerabile;

  • l’attivazione e l’organizzazione dei centri operativi locali (CCS e COC);

  • l’allestimento, l’organizzazione e l’attivazione della Di.Coma.C. presso il Comune di San Giovanni Evangelista; redazione delle procedure per ciascuna Funzione di supporto;

  • test della funzionalità delle aree di attesa individuate per l’esercitazione;

  • la progettazione e l’organizzazione dell’area di incontro “Istituto Don Diana” nel Comune di Giugliano in Campania e del POAI;

  • il tracciamento della popolazione partecipante all’esercitazione attraverso un test del sistema messo a disposizione dalla Regione Lombardia;

  • l’organizzazione del trasporto assistito con la verifica del piano di allontanamento;

  • la verifica del potenziamento dei Servizi Essenziali e della continuità dei servizi lungo le vie di allontanamento e nell’area di incontro;

  • l’applicazione della direttiva MiBACT 2015;

  • la predisposizione di un format per la segnaletica;

  • l’aggiornamento delle pianificazioni locali;

  • la predisposizione dei piani di settore;

  • la definizione delle modalità di coinvolgimento del volontariato nazionale e locale a seguito dell’attivazione del piano di allontanamento;

  • la definizione di una strategia condivisa di comunicazione inter-istituzionale;

  • il coordinamento tra gli uffici stampa per la diffusione di messaggi univoci;

  • la realizzazione della campagna informativa “Io non rischio” nell’ambito del rischio vulcanico;

  • l’organizzazione della formazione degli operatori – tecnici, volontari - regionali e locali, dei giornalisti locali; la formazione nelle scuole; la formazione per i tecnici appartenenti alle pubbliche amministrazioni, sulle schede del danno e dell’agibilità per le chiese ed i palazzi;

  • la realizzazione di alcuni progetti pilota nei comuni che vi hanno aderito (pianificazione partecipata CIMA, continuità amministrativa ANCI, registrazione popolazione Regione Lombardia);

  • la valutazione dell’esercitazione.

 

2. Trama 

L’esercitazione si svolge dal 16 al 19 ottobre in Regione Campania e prevede, in particolare, il coinvolgimento dei comuni della Zona rossa dei Campi Flegrei, della Prefettura – UTG di Napoli e dei Centri di Competenza del Dipartimento della protezione civile (INGV, Centro studi Plinivs e CNR-IREA); la giornata di domenica 20 ottobre è dedicata al debriefing esercitativo.

 

Lo scenario esercitativo simula una variazione dei parametri di monitoraggio e l’accadimento di fenomenologie tali da determinare un passaggio dallo stato attuale del vulcano, ovvero di unrest debole (livello di allerta Giallo – fase operativa di Attenzione), ad una situazione di unrest forte (livello di allerta Arancione – fase operativa di Preallarme), fino ad arrivare ad uno stato di eruzione imminente (livello di allerta Rosso – fase operativa di Allarme). I diversi passaggi si presenteranno in maniera sequenziale ma saranno caratterizzati da durate variabili.

 

La giornata del 16 ottobre è dedicata principalmente alle attività di monitoraggio e valutazione dello stato del vulcano da parte dei Centri di Competenza del Dipartimento.

Nel corso della giornata del 17 ottobre è prevista la riunione in seduta straordinaria della Commissione Grandi Rischi, Settore Rischio Vulcanico (CGR-SRV) e la progressiva attivazione del Sistema di protezione civile. Considerati i dati delle reti di monitoraggio dell’INGV-Osservatorio Vesuviano e le valutazioni della CGR-SRV viene disposto il passaggio al livello di allerta arancione. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, sentito il Presidente della Regione Campania, attiva la fase operativa di preallarme e delibera lo stato di emergenza. È subito convocato il Comitato operativo della Protezione Civile e attivato il Sistema di protezione civile anche a livello locale, con l’insediamento del Centro coordinamento soccorsi (CCS) di Napoli e dei Centri operativi comunali (COC) dei comuni della zona rossa. Successivamente si attiva sul territorio la Direzione di comando e controllo (Di.Coma.C.), con la conseguente chiusura del Comitato operativo della Protezione Civile.

Sono altresì previste attivazioni delle organizzazioni di volontariato nazionali e regionali.

In considerazione della natura e gravità dell'emergenza è prevista nel piano la richiesta di assistenza internazionale attraverso il Meccanismo Europeo di protezione civile: a fini esercitativi, questa attività viene testata solo per posti di comando.

A partire dalla mattina del 17 ottobre, in alcuni comuni dell'area rossa che maggiormente risentono dei precursori di natura sismica dell'attività del vulcano (Bacoli, Monte di Procida, Napoli e soprattutto Pozzuoli), verrà avviata la simulazione delle verifiche speditive di agibilità e danno con scheda Aedes degli edifici a rischio danneggiati dagli eventi sismici.

Nella giornata del 18 ottobre la Di.Coma.C. è pienamente operativa e vengono testate le pianificazioni di settore, in particolare quelle dell’ordine pubblico, del settore sanitario e della salvaguardia dei Beni Culturali. 

Verranno in particolare testate le pianificazioni relative a:

  • la salvaguardia dei beni culturali, che testa la messa in sicurezza del patrimonio culturale presso il Castello di Baia;

  • la verifica degli archi del grafo stradale ad alto rischio di interruzione con priorità sulle vie di allontanamento previste nel piano, attraverso l’ausilio di squadre di tecnici regionali e la messa in sicurezza della viabilità sulle vie di allontanamento;

  • le attività dei gestori delle infrastrutture dei servizi essenziali e della mobilità, con un test delle attività di recovery dei servizi e l’attivazione delle misure necessarie a garantire un tempestivo intervento in caso di necessità;

  • la Funzione Ordine pubblico, in stretto raccordo con il COV (Comitato Operativo Viabilità) provvede all’attivazione di quanto pianificato per l’ordine pubblico in relazione alla fase di preallarme; inoltre attiva le misure necessarie per il trasferimento, in fase di preallarme, dei detenuti: l' attività sarà testata, per posti di comando, presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.

 

In questa giornata tutti i soggetti coinvolti si preparano per predisporre quanto previsto nelle pianificazioni per garantire l’allontanamento autonomo ed assistito della popolazione nella successiva fase di Allarme.

La Di.Coma.C. procede ad allestire le aree di incontro che verranno testate durante la fase di Allarme per il trasporto assistito. In particolare, durante la simulazione viene allestita l’area di Giugliano in Campania.  La Di.Coma.C. provvede anche ad attivare i POAI che, come previsto dal modello d’intervento, svolgono le attività necessarie all’allestimento dell’area d’incontro stessa e al supporto alla popolazione in raccordo con le Funzioni competenti in Di.Coma.C..

I Comuni predispongono l'allestimento delle aree di attesa e approntano tutte le misure previste dalla pianificazione comunale per l’allontanamento della popolazione, da realizzarsi durante la fase di Allarme.

In questa fase inizia l’allontanamento autonomo della popolazione: a fini esercitativi alcuni comuni (Bacoli, Marano, Monte di Procida, Napoli e Pozzuoli) testeranno questa attività attraverso le autovetture della polizia locale, senza il coinvolgimento della popolazione.

 

Nella serata del 18, in considerazione delle ulteriori variazioni dei parametri di monitoraggio e delle valutazioni della CGR-SRV, viene disposto il passaggio al livello di allerta rosso. Il Presidente del Consiglio dei Ministri dichiara la fase operativa di allarme che comporta l’attivazione del Piano di Allontanamento.

 

 

Nella giornata del 19 ottobre il test dell’evacuazione assistita della popolazione dei comuni della zona rossa verrà effettuato da sei comuni dell'area rossa Flegrea, attraverso il coinvolgimento della popolazione fino alle Aree di Attesa. Per tre comuni, Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli, la Regione Campania testerà, per una parte dei cittadini, anche il percorso di allontanamento con mezzi regionali dalle Aree di Attesa alle rispettive Aree di Incontro, mentre il trasferimento da queste ai Centri di Prima Accoglienza nelle regioni gemellate viene testato solo per posti di comando.

In particolare si testeranno i seguenti percorsi di allontanamento:

  1. dall’area di Attesa “Via Panoramica - Casa comunale” del comune di Monte di Procida all’area di Incontro I-11 Istituto “Don Diana” nel comune di Giugliano in Campania

  2. dall’area di Attesa “Miseno - Via Miseno” del comune di Bacoli all’area di Incontro I-11 Istituto “Don Diana” nel comune di Giugliano in Campania

  3. dall’area di attesa “Via Artiaco - uscita tangenziale” del comune di Pozzuoli all’area di incontro I02 piazza Garibaldi nel comune di Napoli

Nell’Area di Incontro I-02 - Piazza Garibaldi Napoli verrà simulata la partenza verso la Regione gemellata accogliente. Infatti un gruppo di cittadini del comune di Pozzuoli prenderanno parte ad una specifica attività esercitativa organizzata in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato.

Le regione gemellate (Marche e Umbria per Bacoli, Abruzzo e Molise per Monte di Procida, Lombardia per Pozzuoli, accoglieranno nelle rispettive Aree di Incontro i cittadini evacuati.

 

Le attività esercitative terminano nel primo pomeriggio di sabato 19 ottobre.

Nota: A breve sarà disponibile, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il documento definitivo di impianto, che riporta, tra l'altro, in premessa, il dettaglio, aggiornato, del documento di Pianificazione per l'area Flegrea. Allo stesso documento saranno allegate le schede di approfondimento di alcune specifiche attività e delle attività dei diversi comuni partecipanti.

 

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